6 nov 2011

Estraneazione

Tutti i colori erano più intensi, il cemento del soffitto sembrava chiamarmi, c'era una strana luce che pulsava dalle basi a led dei tavoli e delle sedie. L'odore era misto a latte rancido e cannella; la gente si divertiva intorno a me osservando il Mago del Fuoco che cercava di dominare il fuoco, quasi cercasse invece di dominare i suoi istinti animaleschi verso quella ragazza che lo guardava ammiccando e allo stesso tempo, ridendo sguaiatamente e mostrandogli, direi volutamente, quei reggi calze troppo retrò per essere menzionato perfino nella moda Vintage! I manichini decapitati e oscenamente bianchi, con la sovrapposizione delle luci, dell'alcool e della fantasia sembravano muoversi in una danza tribale che preludeva l'atto sessuale.
Il fallo/poltrona al centro della sala chiamava ogni donna a sedersi su di lui, ma per falsa pudicizia o forse troppo buon senso, le Devocke lo osservavano con la coda degli occhi cercando di non farsi vedere dai propri accompagnatori, ma se per caso gli passavano accanto, con un veloce gesto della mano lo toccavano e una strana luce scintillava loro negli occhi. Bastava muovere la testa con uno scatto veloce e l'assenzio rendeva nota la sua massiccia presenza nel mio corpo, il cervello sembrava leggero e forse troppo piccolo per  il mio cranio, sembrava navigasse in un mare di fantasia e immotivata allegria.
La porta dallo stile industrial-chic ci mostrava dalle sue fessure, la calca di gente che voleva entrare, ma i muri insonorizzati li facevano sembrare pesci in un acquario,che muovevano le mandibole e le bocche senza proferir parola e neppure rumori, tuttavia, anzi forse eravamo noi imprigionati in una realtà fuori dal mondo... chiusi in una scatola tratta da un film cult degli anni '70!

<<Chi è nato a Gennaio venga qui, c'è un regalo per lui>> disse il Mago del Fuoco ormai seduto dietro la sua postazione da DJ di musica sacra.
Sono andata, ho vinto un drink gratis.